mercoledì 21 settembre 2011

Il mio amore per il Tiro con l'Arco (storia breve)

Fase Nazionale di Tiro con l'Arco : Chianciano T. 28 Maggio 2011 - al 2° posto l'Itis Milazzo




Il mio amore per il Tiro con l’Arco. ( Storia breve)






Il mio amore per il tiro con l’arco è senza tempo. Da fanciullo sono stato “nutrito” da storie e leggende di arcieri che raccontavano avventure e gesti eroici a cominciare dagli uomini primitivi che con l’avvento dell’arco sono stati in grado di lanciare frecce a distanza di sicurezza su prede o avversari. Fui iniziato dai racconti del mitico Ulisse che con il suo arco “purificò” il suo onore e la sua casa oltraggiata da uomini che l’avevano usurpata, per passare a Robin Hood che grazie al perfetto uso dell’arco “rubava” ai ricchi per aiutare i poveri e con i suoi compagni perseguitati dal principe Giovanni pagò il riscatto per liberare il re Riccardo, giungendo infine agli indiani d’America che con un perfetto uso dell’arco cacciavano e contrastarono “l’uomo bianco”, invasore delle loro terre.
Con il passare del tempo tanti altri racconti di arcieri arricchirono la mia fantasia e Il mio interesse verso “l’arco e gli arcieri” crebbe giorno dopo giorno e la mia fantasia di ragazzo mi portava a pensare che quel “magico attrezzo” potesse dare una grande “forza ” rendendomi un “eroe invincibile ”.
Tutti i ragazzini, almeno una volta, hanno provato a costruire un arco. Anch’io (a quel tempo) provai a costruirlo con rami di alberi che mi procuravo nelle campagne della piana di Milazzo, tanti furono i fallimenti, perché i rami trovati non avevano le condizioni di resistenza ed elasticità necessari. Provai a costruire i “miei archi” anche con canne di bambù e con i raggi degli ombrelli, ma non sono mai riuscito ad avere un vero arco e molto tempo è passato affinché potessi averne uno vero.
A metà degli anni settanta insegnavo educazione fisica nella scuola media di Pianoconte nell’isola di Lipari, in classe trovai dei ragazzi che avevano problemi nella deambulazione, compresi che non potevano svolgere le “tradizionali” lezioni, quindi bisognava trovare un’attività sportiva alternativa. Passando dal centro della città di Milazzo vidi nella vetrina di un’armeria un arco (era un monolitico, un arco tutto di un pezzo) e magnetizzato comprai quel “perfetto attrezzo” (che tutt’oggi conservo con cura) anche grazie alla generosità del titolare del negozio che mi fece credito.
Il “mio” tiro con l’arco ebbe inizio nello spazio retrostante della scuola media di Pianoconte (sezione staccata della S.M. S. Lucia di Lipari), dopo avere costruito un “paglione” di cartone (precedentemente procuratomi dagli alunni, presso il negozio di alimentare del paese). Disegnammo dei cerchi concentrici, forse un po’ irregolari, e così cominciammo a tirare a pochi metri dal bersaglio.
Questa esperienza si rilevò importante in quanto i ragazzi con difficoltà erano messi alla pari dei normodotati. Questa prima esperienza mi portò ad approfondire le mie conoscenze e mi rivolsi al presidente regionale pro-tempore della Fitarco, il messinese Antonio Potoschi, che mi invitò a Messina presso l’ex gassometro (vicino alla fiera) dove gli atleti della società messinese la Toxon club, sotto la guida del Prof. Franco Mento si allenavano: quello era il tempio dell’arcerismo siciliano. Questo incontro mi profuse la certezza che ero veramente “innamorato” di questo sport.
Il presidente Antonio Potoschi, per spingere ulteriormente il mio entusiasmo, mi assegnò in comodato d’uso quattro archi scuola. Essi servirono ad organizzare i primi allenamenti e successivamente a organizzare presso il vecchio campo di calcio del Lipari i primi Giochi della Gioventù di tiro con l’arco delle Isole Eolie.
Nel frattempo, con l’aiuto di Edoardo Zitelli e altri giovani di Lipari si costituì il primo nucleo della “Polisportiva Eolian Mylae” società sportiva affiliata al CNS Libertas, che per alcuni anni ha svolto varie attività sportive. Sfortunatamente si concludeva il mio incarico scolastico a Lipari e questo mi ha portato a trasferire questa interessante esperienza a Milazzo .
A Milazzo il primo campo di gare fu ricavato in un ex campo di calcio in contrada Fossazzo e grazie ad un gruppo di “neofiti arcieri” venne costituita ufficialmente la “Compagnia Arcieri Eolian Mylae” che, con la sigla “18 Eolo”, veniva affiliata alla Fitarco. Così ebbe inizio una intensa attività arceristica . Per anni ogni domenica mattina con il sole o con la pioggia tantissimi arcieri ci davamo appuntamento per gare o allenamenti. Con la crescita degli impegni agonistici e del numero dei soci e visto il forte interesse del territorio verso questa nuova disciplina sportiva, fu realizzata una sede, in una casetta di via Tono vicino alla grotta di Polifemo (il nuovo campo di tiro fu ricavato di fronte alla sede), che per tanti anni divenne il ritrovo di moltissimi appassionati di tiro con l’arco.
In meno di sei anni gli arcieri della compagnia milazzese si distinsero in varie gare in tutta la Sicilia e nella vicina Calabria. Fra tutti si misero in luce Nino Andaloro, Mario Foti, Nino D’Amico e il figlio Francesco, I fratelli Pippo e Luciano Bonanno, Giovanni Anastasi, Filippo Briglia e tanti altri. Ma insieme ai tanti risultati tecnici arrivarono pure le difficoltà economiche, in quanto le spese societarie gravavano principalmente su poche persone del direttivo. Questo nel tempo portò allo scioglimento della società sportiva. Così per non disperdere l’esperienza sportiva acquisita e tutto il materiale arceristico (archi, frecce,faretre, paglioni e tanto altro) fu deciso di trasferire tutto presso la scuola in cui insegnavo, l’Itis di Milazzo.
Così dal 1985 iniziava la “storia” del tiro con l’arco dell’Itis Ettore Majorana di Milazzo, una esperienza sportiva innovativa e certamente per quel tempo molto originale, grazie “all’eredità” di esperienza e mezzi messi a disposizione della disciolta “Compagnia Arcieri Eolian Mylae”. L’attività arceristica dell’Itis fu inizialmente riservata ai soli alunni della scuola ma successivamente aperta anche ai giovani del territorio.
Per più di un ventennio sono state programmate e svolte diverse manifestazioni sportive come il “Trofeo dell’Arciere”, la “Coppa di Natale”, il “Campionato d’Istituto” e tanti altri momenti sportivi durante i quali gli alunni e le alunne si misuravano con bersagli posti a varie distanze, ma principalmente cresceva in loro la capacità di migliorare la loro autostima, la capacità di sapere concentrarsi, il rispetto delle regole.
In questi moltissimi anni, presso il “Gruppo Arcieri dell’Itis E. Majorana di Milazzo” sono passati centinaia di “alunni-arcieri “, alcuni di loro come Luana Venuto, Antonino Ruggeri sono riusciti a raggiungere risultati di livello nazionale presso altre società federali, altri ex alunni come Salvatore Alberti, Michele Mimmo, Mauro Scibilia e Cristina Bucolo hanno continuato a collaborare per la preparazione tecnica dei neofiti arcieri.
Grande risonanza ha avuto la partecipazione di Anna Munafò al concorso di “Miss Italia” 2006, quando durante la puntata finale ha presentato la sua specialità sportiva: il tiro con l’arco, centrando il bersaglio, stupendo e affascinando milioni di spettatori. Anna era stata allevata sportivamente nella nostra squadra e l’arco usato era stato scelto e preparato dal sottoscritto e portato a Montecatini Terme, prima della trasmissione televisiva, dal padre Maurizio.
Dal 2005 si sono svolte presso l’impianto dell’Itis le gare provinciali dei Giochi Sportivi Studenteschi di tiro con l’arco che hanno visto sempre vittoriosi gli alunni dell’istituto, anche se solo dall’ a.s. 2010- 2011, la Fitarco in collaborazione con il MIUR ha organizzato per la prima volta le varie fasi dei GSS di tiro con l’arco. La squadra dell’Itis Milazzo, composta da Alessandro D’Amico, Emanuele Pollicino e Antonino Ruggeri dopo aver vinto il titolo provinciale, il 13 maggio a Palermo si è fregiata del titolo regionale, guadagnando la finale nazionale. A Chianciano Terme (Si) il 28 maggio scorso il terzetto dell’Istituto è salito sul secondo gradino del podio nazionale ad un solo punto della prima squadra.
Il nuovo anno scolastico 2011- 2012 comincia con tanta voglia e determinazione di conquistare il prossimo titolo nazionale di Tiro con l’arco .

Pippo Geraci